Evoluzionismo

                                                                 

Se I’uomo é derivato dalla scimmia, Ia quale per evoluzione progressiva è divenuta uomo, come mai in tanti anni che sostenete questa teoria, non siete mai riusciti, neppure con i perfezionati strumenti e metodi di ora, a fare di una scimmia un uomo? Potevate di una coppia di scimmie intelligenti prendere i piL‘i intelligenti figli e poi i figli intelligenti di questi e cosi via. Avreste ormai molte generazioni di scimmie selezionate, istruite, curate dal più paziente, tenace e sagace metodo scientifico, ma avreste sempre delle scimmie. Se mai vi fosse una mutazione, sarebbe questa: che Ie bestie sarebbero meno forti fisicamente delle prime e più viziose moralmente, poiché con tutti i vostri metodi e strumenti avreste distrutto quella perfezione scimmiesca che i| Padre mio creò per questi quadrumani.
Un’altra domanda. Se I’uomo é venuto dalla scimmia, come mai ora I’uomo, anche con innesti e ripugnanti incroci, non torna scimmia? Sareste capaci di tentare anche questi orrori se sapeste che ciò potesse dare sanzione approvativa alla vostra teoria, ma non Io fate perché sapete che non riuscireste a fare di un uomo una scimmia. Ne fareste un brutto figlio d’uomo, un degenerato, un delinquente forse, ma mai una vera scimmia. Non Io tentate perché sapete in anticipo che fareste una pessima riuscita e la vostra reputazione ne uscirebbe rovinata.
Per questo non Io fate, non per altro. Perché di avvilire, per sostenere una vostra tesi, un uomo a livello di un bruto, non sentite nessun rimorso né orrore. Siete capaci di questo e di ben altro. Siete gia voi dei bruti perché negate Dio e uccidete Io spirito che vi differenzia dai bruti.
La bellezza è uno dei doni che Dio ha dato ai Progenitori. Essi riflettevano Ia Perfezione che Ii aveva creati. Questa era purissimo Spirito, ma anche se non poteva I’uomo essere tutto spirito come i| suo Creatore, poteva —e Dio voIIe cosi fosse — testimoniare con la perfezione di un corpo armonico e bellissimo, vaso vivo per contenere uno spirito senza Iabe di colpa, da quale Origine provenisse e cio a frantu mare Ia vergognosa teoria del vostro discendere da un quad rumane.
Da Dio venite, non da una bestia che I’antica legge mosaica diceva “immonda”. Ricordate: “Fra tutti gli animali che camminano a quattro piedi, saranno immondi quelli che camminano sopra |e Ioro mani".
L’uomo ha I’immagine che per I’uomo Dio Creatore ha ideato. Non aveva certo bisogno i| Potente e I’Infinito di ottenere I'uomo da un’evoluzione secolare di quadrumani. II quadrumane fu quadrumane dal momento in cui fu creato e fece i primi Iazzi sugli alberi del terrestre paradiso. L’uomo fu uomo dal momento che Dio Io creo dal fango e, cosa non fatta per nessun altro creato, gli alitò Io spirito in volto. Gen.6,1-4 “ E avendo cominciato gli uomini a moltiplicarsi sulla terra e avendo avuto delle figliole, i figli di Dio, o figli di Set, videro che Ie figliole degli uomini (figlie di Caino) erano belle e sposarono quelle che fra tutte a Ioro piacquero Ora dunque, dopo che i figli di Dio si congiunsero colle figlie degli uomini e queste partorirono, ne vennero fuori quegli uominipotenti, famosi nei secoli”.
Gli uomini che per potenza del Ioro scheletro colpiscono i vostri scienziati e ne deducono che a| principio dei tem pi I’uomo era molto più  alto e forte di quanto e ora e dalla struttu ra del Ioro cranio, deducono che I'uomo derivi dalla scimmia. I soliti errori degli uomini davanti ai misteri del creato.
Sela disubbidienza all’ordine di Dio e |e conseguenze della stessa avevano potuto inoculare negli innocenti i| Male con tutte Ie sue diverse manifestazioni di lussuria, gola, ira, invidia, superbia e avarizia e presto I’inoculazione fiori in fratricidio provocato da superbia, ira, invidia e avarizia, quale più  profonda decadenza e quale più  profondo dominio di Satana avrà provocato questo peccato secondo?
Adamo ed Eva avevano mancato al primo dei comandi di Dio all’uomo ma non peccarono nell’altro ramo dell’amore: quello verso i| proprio prossimo. Non maledissero neppure Caino, ma piansero sul morto neIIa carne e sul morto nello spirito in ugual misura, riconoscendo che giusto era i| dolore da Dio permesso, perché essi avevano creato i| Dolore col Ioro peccato e per primi dovevano sperimentarlo in tutti i suoi rami.
Rimasero percio figli di Dio e con Ioro i discendenti venuti dopo questo dolore. Caino pecco contro I’amore di Dio e contro I’amore di prossimo. Infranse I’amore totalmente e Dio Io maledisse e Caino non si penti, percio egli e i propri figli furono figli dell’animale detto uomo. Se i| primo peccato di Adamo ha fatto tanto decadere I’uomo che avra prodotto di decadenza i| secondo a| quale si univa Ia maledizione di Dio?
Quali fomiti di peccato nel cuore dell’uomo-animale perché privo di Dio e a quale potenza saranno giunti, dopo che Caino ebbe non soltanto ascoltato i| consiglio del Maledetto, ma Io ebbe abbracciato come suo padrone diletto, uccidendo per ordine suo? La discesa di un ramo, di quello avvelenato dal possesso di Satana, non ebbe sosta ed ebbe mille volti. Quando Satana prende, corrompe in tutti i rami. Quando Satana e re, i| suddito diviene un satana, un satana con tutte Ie sfrenatezze di Satana. Un satana che va contro la legge divina e umana, un satana che viola anche Ie piu elementari e istintive norme di vivere da uomini dotati di anima e s‘imbruttisce nei piL‘i Iaidi peccati dell’uomo bruto. Dove non e Dio, e Satana. Dove I’uomo non ha piu anima viva, e I’uomo bruto. II bruto ama i bruti. La lussuria carnale, piu che carnale perché afferrata ed esasperata da Satana, Io fa avido di tutti i connubi. Bello e seducente gli pare cio che ‘e orrido e sconvolgente come un incubo. II lecito non Io appaga. E’ troppo poco e troppo onesto, e pazzo di libidine cerco I'illecito, i| degradante, i| bestiale. Quelli che non erano piu figli di Dio, perché col padre e come i| padre avevano fuggito Dio per accogliere Satana, si spinsero a questo illecito, degradante, bestiale ed ebbero mostri per figli e figlie. Quei mostri che ora colpiscono i vostri scienziati e H traggono in errore. Quei mostri che,per la potenza delle forme e per la selvaggia bellezza e una radenza belluina, frutti del connubio fra Caini e i bruti, fra i bruttissimi figli di Caino e le fiere, sedussero i figli di Dio, ossia i discendenti di Set  Fu allora che Dio, a impedire che i| ramo dei figli di Dio si corrompesse tutto con il ramo dei figli degli uomini, mando i| generale diluvio a spegnere sotto i| peso delle acque Ia libidine degli uomini e a distruggere i mostri generati dalla libidine dei senza Dio, insaziabili nel senso perché arsi dai fuochi di Satana. L’uomo, I’uomo attuale, farnetica sulle linee somatiche e sugli angoli zigomatici e non volendo ammettere un Creatore, perché troppo superbo per poter riconoscere di essere stato fatto, ammette Ia discendenza dai bruti! Per potersi dire: “Noi, da soli, ci siamo evoluti da animali a uomini”. Si degrada, si auto degrada, per non volersi umiliare davanti a Dio e discende. Oh, se discende! Ai tempi della prima corruzione ebbe dell’animale I’aspetto, ora ne ha i| pensiero e il cuore e la sua anima, per sempre piu profondo connubio col male, ha preso i| volto di Satana in troppi.
Dall'Epistola ai Romani
Parlare di avvilenti discendenze non serve per giustificare i| prodigio spontaneo dell’uomo intelligente. L’evoluzione non potrebbe mai dare a una bestia Ia perfezione umana ‘visibile’. Parlando di quelli che non ammettono Io spirituale, non parlo che di perfezione umana materiale e percio ‘visibile’. Anche questa sola e sufficiente a negare l’evoluzione della bestia a uomo e a testimoniare della creazione divina.  Non ci fu autogenesi e non ci fu evoluzione ma ci fu la Creazione voluta dal Creatore. La ragione di cui siete tanto orgogliosi, dovrebbe farvi persuasi che dal nulla non si forma la cosa iniziale e dalla cosa unica ed iniziale non puo venire il tutto. Solo Dio puo ordinare il caos e popolarlo d’innumeri creature che formano il Creato e questo potentissimo Creatore non ha avuto limitazioni nel suo creare che fu molteplice, né nel creare creature gia perfette, ognuna perfetta secondo il fine per il quale ‘e stata creata. E’ stolto pensare che Dio abbia creato, volendo darsi un Creato, cose informi, attendendo di essere da esse glorificato quando Ie singole creature e tutte le creature, avessero raggiunto, con successive evoluzioni, Ia perfezione della loro natura perché fossero atte al fine naturale o soprannaturale per il quale sono state create. L’uomo attuale non ‘e il risultato di un'evoluzione ascendentale, ma il doloroso risultato di un’evoluzione discendentale, perché la colpa di Adamo ha per sempre leso Ia perfezione fisico—moraIe-spirituale dell’uomo originale.
L’uomo non e il risultato di un’evoluzione, cosi come i| Creato non e il prodotto di un’autogenesi. Per avere un’evoluzione occorre sempre avere una prima sorgente creativa. Pensare di aver avuto dall’autogenesi di una sola cellula le infinite specie, ‘e un assurdo impossibile. Per vivere, la cellula ha bisogno di un terreno vitale in cui siano gli elementi che permettono e mantengono la vita. Se la cellula si auto formò dal nulla,dove trovo gli elementi per formarsi, vivere e riprodursi
La tesi dell’origine dell'uomo secondo Ia teoria evoluzionista che si appoggia sulla conformazione dello scheletro e sulla diversita dei colori della pelle e dell’aspetto per sostenere il suo errato asserto, non è tesi ‘contro’ la verita dell'origine dell’uomo — creatura creata da Dio — ma a favore. Perché cio che rivela l’esistenza di un Creatore ‘e proprio la
Diversità  dei colori, delle strutture, delle specie delle creature da Lui, il Potentissimo, volute. Se questo vale per le creature inferiori, piu ancora vale per la creatura — uomo; i| quale e uomo creato da Dio anche se, per circostanze di clima e di vita e anche per corruzione — per cui venne i| diluvio e poi, molto dopo, nelle prescrizioni del Sinai e nelle maledizioni mosaiche, cosi severo comando e castigo — mostra diverso aspetto e colore da razza a razza. Nel diluvio perirono i rami corrotti dell’umanita brancolante nelle tenebre conseguenti alla caduta, nelle quali e solo per i pochi giusti, come attraverso nebbie pesanti, giungeva ancora un solo raggio della perduta stella: il ricordo di Dio e della sua promessa. Percio, distrutti i mostri, l’Umanita fu conservata e moltiplicata nuovamente dalla stirpe di Noè , giudicata giusta da Dio. Venne perciò resa alla natura prima del primo uomo: fatta sempre di materia e di spirito e rimasta tale anche dopo che la colpa aveva spogliato lo spirito della Grazia divina e della sua innocenza. Quando e come avrebbe dovuto l’uomo ricevere I’anima, se egli fosse il prodotto ultimo di un’evoluzione dai bruti? E’ da supporsi che i bruti abbiano ricevuto insieme alla vita animale l’anima spirituale? L’anima immortale? L’anima intelligente? L’anima libera? E’ bestemmia solo pensarlo. Come allora potevano trasmettere cio che non avevano? E poteva Dio offendere se stesso infondendo l’anima spirituale, i| suo divino soffio, in un animale, evoluto sin che si vuole pensarlo ma sempre venuto da una lunga procreazione di bruti? Anche questo pensiero è offensivo al Signore. Dio, volendosi creare un popolo di figli per espandere l’amore di cui sovrabbonda e ricevere l’amore di cui é sitibondo, ha creato I’uomo ‘direttamente’, con un suo volere perfetto, in ‘un’unica operazione’ avvenuta nel sesto giorno creativo, nella quale fece della polvere una carne viva e perfetta che poi ha animata, per la sua speciale condizione di uomo, figlio adottivo di Dio ed erede del Cielo, non solo gia dell’anima (che anche gli animali hanno nelle nari) e cessa con la morte dell’animale, ma dell’anima spirituale che ‘e immortale, che sopravvive oltre la morte del corpo e che rianimera il corpo, oltre la morte, al suono delle trombe del Giudizio finale e del trionfo del Verbo Incarnato, Gesù Cristo, perché Ie clue nature, che insieme vissero sulla Terra, vivano insieme gioendo o soffrendo, a seconda di come insieme meritarono, per I’eternita.