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Elezione – popolo eletto
L'alleanza biblica è iniziativa gratuita di Dio, che
tratta il suo popolo "alla pari". Dio, il Grande, si
allea con un popolo perché lo ama e vuole comunicargli
vita. Si impegna su se stesso e sulla sua fedeltà.
La
parola elezione esprime il legame di speciale appartenenza che Dio
stabilì con il popolo dell’Antico Testamento. Esso ha
origini lontane. Comincia con i padri nella fede: Abramo, Isacco,
Giacobbe.
Dio scelse di legarsi a loro perché, per
loro tramite, la sua benedizione giungesse a tutti i popoli.
Ad
Abramo Dio disse: “Farò di te un grande popolo,
diventerai una benedizione per tutte le famiglie della terra”.
Il momento forte della realtà dell’elezione è
vissuto nell’esodo dall’Egitto. Il popolo eletto,
schiavo in questa terra, aveva dimenticato il Dio dei suoi padri e
non si ricordava di invocarlo. Dio si ricordò di loro: udì
il pianto, vide le afflizioni, lo chiamò
popolo mio e
scese per liberarlo.
Questa esperienza di fedeltà
e misericordia matura nella certezza che l’elezione è
amore gratuito di Dio: “Il Signore si è legato a voi
e vi ha scelti, non perché siete più numerosi di
tutti gli altri popoli - siete infatti il più piccolo di
tutti i popoli -, ma perché il Signore vi ama e perché
ha voluto mantenere il giuramento fatto ai vostri padri”.
Al monte Sinai, dove riceve il dono della Legge, il popolo
comprende che l’elezione è dono ma anche
responsabilità. Egli deve, con la sua vita, essere
annuncio, testimonianza dell’unico Dio che di tutti si
prende cura. A motivo dell’elezione è ‘figlio
primogenito’ (Es 4,2) ma non l’unico. E’, anzi,
caricato della missione verso tutta la famiglia umana di
“raccontare la gloria di Dio e dire a tutte le nazioni i
suoi prodigi” (Sl 96,3); di “proclamare tra i popoli
le sue opere” (Sl 105,1).
In questa missione sta il
significato profondo della sua elezione.
Nell’Antico
Testamento troviamo l’espressione: “voi siete mio
popolo, popolo santo, regale”. Queste qualifiche nel Nuovo
Testamento passano alla Chiesa. La vocazione del popolo
dell’Antico Testamento di essere popolo eletto è ora
realizzata da Gesù Cristo per la sua Chiesa. I cristiani
sono chiamati ad essere mediatori della paternità amorosa
di Dio per tutti. In Gesù non ci sono razze contrapposte,
ma una nuova umanità, nata dal suo sangue, che conosce
l’unica legge dell’amore che rende figli di Dio e
fratelli.
L’apostolo Pietro afferma: “Ma voi
siete la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il
popolo che Dio si è acquistato perché proclami le
opere meravigliose di lui che vi ha chiamato dalle tenebre alla
sua ammirabile luce” (1Pt 2,9-10).